Che cos'è la Bioenergetica

La bioenergetica è una tecnica psicorporea che si serve di tecniche respiratorie, di esercizi fisici, di posizioni e contatti corporei, associati a un’analisi psicologica e del carattere.

E’ finalizzata a realizzare l’integrazione tra corpo e mente, per aiutare la persona a sciogliere i blocchi energetici e i meccanismi difensivi che si creano sia a livello fisico che psicoemotivo e che inibiscono il piacere e la gioia di vivere.

L’attenzione è pertanto focalizzata sul problema psicologico e sulla sua espressione fisica, che si manifesta nell’aspetto corporeo, nella postura, negli atteggiamenti.


CONCETTO DI ENERGIA SECONDO WILHELM REICH

Wilhelm Reich neuropsichiatra austriaco allievo di Freud, elaborò le scoperte della psicoanalisi sulla sessualità e sulle nevrosi e partendo dal concetto dell’energia libidica, sviluppò il tema dell’energia orgonica, una forma di energia vitale che trova la sua massima espressione nella sessualità, scorrendo liberamente lungo tutto il corpo.

La capacità di desiderare e di godere viene però repressa sia attraverso pressioni esterne che attraverso pressioni interne intrapsichiche, sotto forma di angoscia, inibizioni e blocchi.

Egli rilevò l’identità funzionale tra i processi psichici e quelli somatici e scoprì la corazza caratteriale: essa consiste in tutti quegli atteggiamenti sviluppati dall’individuo per bloccare le proprie emozioni e i propri desideri. Queste modalità difensive messe in atto per bloccare le emozioni e le sensazioni conflittuali come l’angoscia, la rabbia, l’eccitazione, sono costituite a livello fisico dalle rigidità corporee (la corazza muscolare) e a livello psicologico dagli atteggiamenti caratteriali e dalla mancanza di contatto emozionale.

LA CORAZZA MUSCOLARE/ CARATTERIALE

Reich intuì che l’uomo è prigioniero di una "corazza" muscolare e caratteriale formata da tutti quegli atteggiamenti sviluppati dall’individuo per bloccare il corso delle emozioni e delle sensazioni organiche. L’energia si blocca in alcune parti del corpo che diventano sede di tensioni e conflitti emotivi

Con il tempo la corazza si rivela un impedimento al raggiungimento della propria identità e di una vera creatività, perché lo stato cronico di contrazione muscolare aumenta l’indurimento del carattere, riducendo la comunicabilità, l’amore e la percezione del piacere di vivere.

Questa corazza si accentua di anno in anno per le tensioni che si accumulano, e non è certo facile riuscire a liberarsene, anzi, qualcuno non sia accorge nemmeno di averla.

Essa limita l’emotività e la libera espressione dei sentimenti e impedisce il libero scorrere dell’energia vitale.

Il corpo diviene la chiave per penetrare in ciò che viene comunemente chiamato carattere. Il carattere, tratto fondamentale della personalità, non sarebbe altro che il modo di reagire alle situazioni della vita, che si è strutturato a partire dall’infanzia. Esso rappresenta un meccanismo di protezione, la sintesi delle difese che un individuo oppone alle provocazioni del mondo.

Le emozioni bloccate nel corpo

Possiamo rappresentare l’organismo umano come una circonferenza con un centro e un nucleo. Gli impulsi che hanno origine dal centro fluiscono verso l’esterno come onde ogni volta che l’organismo interagisce con l’ambiente. Allo stesso modo gli stimoli esterni colpiscono l’organismo che reagirà selettivamente ad essi.

In uno stato di salute e di equilibrio gli impulsi provenienti dal centro fluiscono verso il mondo esterno e gli eventi esterni raggiungono e toccano il cuore. L’uomo si relaziona con il mondo non in modo meccanico, ma con i sentimenti del cuore e l’unicità del suo essere individuale.

Quando però l’uomo diventa "corazzato", l’armatura separa i sentimenti del nucleo dalle sensazioni periferiche, rompendo l’unità dell’organismo. La corazza è come un muro, per raggiungere l’unità bisognerebbe cercare di scavalcare continuamente questo muro.

Compito della bioenergetica è abbatterlo, diminuire la corazza, scaricare le tensioni muscolari.

I SEGMENTI DELL’ARMATURA

Reich dalle sue osservazioni dedusse che l’armatura muscolare è disposta nel corpo a segmenti trasversali rispetto al tronco. L’armatura funziona in modo circolare, stringendo il corpo con anelli di tensione. Reich individuò nell’armatura sette segmenti: oculare, orale, cervicale, toracico, diaframmatico, addominale e pelvico.

Il segmento oculare

E’ il primo anello dell’armatura.

Consiste in una contrazione e in una immobilizzazione dei muscoli del globo oculare, delle palpebre, della fronte. Si manifesta esternamente con immobilità della pelle, della fronte, con espressione vuota dello sguardo simile a una maschera oppure con i globi oculari sporgenti.

Lo scioglimento di questo segmento avviene quando gli occhi e la fronte cominciano a muoversi, esprimendo emozioni.

Il segmento orale

E’ il secondo segmento dell’armatura. Comprende la muscolatura della bocca, del mento, della gola, della nuca (zona occipitale). In quest’area vengono trattenute e inibite le emozioni legate al pianto, alla rabbia, le urla e il desiderio di suzione.

Il segmento cervicale

E’ il terzo segmento dell’armatura. Coinvolge la muscolatura bassa del collo. La contrazione spastica di questo segmento comprende anche la muscolatura della lingua. In quest’area vengono soffocati e letteralmente "ingoiati" il moto espressivo dell’ira e del pianto.

Il segmento toracico

E’ il quarto segmento dell’armatura. Coinvolge i muscoli del petto, delle spalle e i muscoli situati a livello delle scapole Si manifesta con immobilità del torace, respiro piatto, atteggiamento cronico di inspirazione. Corrisponde caratterialmente all’atteggiamento di quiete e di autocontrollo, al ritegno emotivo.

Il segmento diaframmatico

E’ il quinto segmento dell’armatura. Comprende il diaframma e gli organi che si trovano sotto di esso (stomaco, fegato, plesso solare). Il blocco del diaframma impedisce il movimento ondulatorio dell’energia verso l’alto.

Il segmento addominale

E’ il sesto segmento dell’armatura. E’ costituito dallo spasmo e dalla contrazione dei muscoli addominali e della parte inferiore della schiena. Questa area è la sede delle emozioni più profonde, da dove prorompe il piacere e il riso.

Il segmento pelvico

E’ il settimo segmento dell’armatura. Comprende tutti i muscoli pelvici e i muscoli interni della superficie interna delle cosce. Quando quest’area è bloccata, il bacino è privo di espressione e non si avverte emozionalmente alcun tipo di sensazione o eccitazione. La contrazione e la rigidità impediscono il fluire dell’energia sessuale.





ALEXANDER LOWEN E L’ANALISI BIOENERGETICA

Lowen, allievo di Reich, riprese il concetto di energia vitale e sviluppò la terapia bioenergetica. Il lavoro di Lowen si basa sulla concezione reichiana della corrispondenza tra struttura del carattere e atteggiamento corporeo dell’individuo. Lo scopo della bioenergetica è quello di rilassare le contrazioni muscolari permettendo così di far affiorare alla coscienza le emozioni che hanno provocato questi blocchi e di restituire alla persona uno stato di naturale carica energetica.

Partendo dall’analisi dei blocchi e delle tensioni somatizzate nel corpo arriva a decodificare le difese psichiche ed emotive che formano il carattere di una persona.

Con un lavoro corporeo, attraverso l’espressione delle emozioni e il supporto di una elaborazione analitica, porta a ristabilire l’equilibrio dell’unità corpo-mente e a recuperare l’energia dentro di noi.

La respirazione

La bionergetica tende a ripristinare una respirazione profonda e calma, in cui l’inspirazione proceda dalla zona pelvica e si diriga verso l’alto fino alla bocca. L’espirazione parte dalla bocca e scende verso il bacino. Questo tipo di respirazione è utile per sciogliere le tensioni profonde e permettere la libera manifestazione delle emozioni.

Il rilassamento delle contrazioni muscolari

L’approccio bioenergetico prevede alcune tecniche corporee di espressione, di movimento, di contatto, di manipolazione, volte allo scioglimento delle tensioni e al rilassamento profondo.

Il grounding

Il grounding è la chiave del lavoro bioenergetico ed è strettamente collegato alla respirazione. Letteralmente significa ristabilire il contatto dei piedi con il terreno, che simbolicamente rappresenta la realtà. Questo significa praticamente spostare il centro di gravità a livello dell’addome, imparare a sentire e liberare la carica energetica delle gambe e dei piedi. La persona in questo modo si sente più "radicata" e "centrata", trova il coraggio di "stare in piedi sulle proprie gambe", diviene più in contatto con la realtà, più integrata e responsabile.

LE TIPOLOGIE CARATTERIALI E LA LORO EVOLUZIONE

In bioenergetica le differenti strutture caratteriali sono classificate in diversi tipi base di riferimento, definiti da Alexander Lowen.

Una evoluzione delle tipologie è stata messa a punto dal lavoro di ricerca di Francesco Padrini, psicoterapeuta. In questo lavoro sono stati integrati agli aspetti del carattere e del corpo, anche quelli del viso. In questo modo è stata effettuata una felice sintesi "viso-corpo-carattere".

L’inquadramento tipologico rappresenta una utile griglia di riferimento per sviluppare una ipotesi diagnostica più accurata per la lettura corporea e caratteriale.

Lo studio delle tipologie in campo estetico, ha permesso di creare un nuovo riferimento per gli operatori del settore che desiderano allargare il concetto di estetica da un approccio unicamente superficiale ad uno più profondo ridefinendo la bellezza nell’ottica della salute, della grazia e dell’armonia bioenergetica